Buona sera Dottore, c’è qualcosa che non va in me
vedo al telegiornale la guerra e soffro, perché
dovrei essere felice nel mio paese c’è la festa patronale
San Bartolomeo la classe ’64 si da da fare
e non mi importa se oggi c’è
pranzo coi parenti
coccoi a pienu e poi caffe

Finita la messa tutti allegri e vestiti a festa
in processione il parroco il santo e i confratelli in testa
quattro notti che non dormo, quattro giorni che penso a come
sarebbe stata la mia vita se avessi scelto te
sarebbe stata la tua vita se tu avessi scelto me

In questo mondo siamo artefici del nostro destino
alziamo muri chilometrici lungo il cammino
non viviamo nel profondo l’esistenza di ogni giorno
in quell’attimo di eterno ci perdiamo nel contorno
in silenzio rimanere soli

Questa sera Signore sto cercando la sola verità
dammi una mano e decido le mie priorità
dovrei seguirti in capo al mondo pur sapendo che tutto il mondo è paese
alla fine scoprire che è sempre il povero a pagarne le spese

Questa sera non riesco a dormire scrivo due righe al mio amico
cerco di essere critico meno melodrammatico e critico
non sopporto il moralista che alla radio parla della mia generazione
fossi nato un decennio prima sarei stato meno ricco di lui e meno coglione
avrei pensato meno a me e al mio partito e di più alle altre persone

In questo mondo siamo artefici del nostro destino
alziamo muri chilometrici lungo il cammino
non viviamo nel profondo l’esistenza di ogni giorno
in quell’attimo di eterno ci perdiamo nel contorno
in silenzio rimanere soli